In questa guida proponiamo un fac simile autocertificazione abilitazione all’insegnamento Word e PDF editabile e spieghiamo come utilizzare questo documento.
Indice
Autocertificazione di Abilitazione all’Insegnamento
L’autocertificazione dell’abilitazione all’insegnamento permette a docenti e aspiranti tali di attestare con valore legale il proprio titolo senza dovere produrre il certificato originale ogni volta che interagiscono con la Pubblica Amministrazione o con le scuole. Il meccanismo nasce dal Testo unico sulla documentazione amministrativa (D.P.R. 445/2000) e viene potenziato dalla decertificazione introdotta dall’art. 15 della legge 183/2011, che obbliga tutte le amministrazioni a sostituire i certificati con dichiarazioni rese ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000. Per il settore scolastico ciò significa che una domanda di inserimento in GPS, un modulo di mobilità, la partecipazione a un concorso oppure la presa di servizio dopo una nomina sono, di fatto, già un’autocertificazione nella quale il docente dichiara sotto la propria responsabilità di essere abilitato, con rilevanti conseguenze penali e amministrative in caso di dichiarazioni mendaci.
La possibilità di sostituire i certificati con dichiarazioni personali risale a oltre cinquant’anni fa ma trova la sua formulazione organica negli articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, che elencano le “qualità personali” autocertificabili, tra cui il “titolo di studio, l’esame sostenuto, la qualifica professionale, il titolo di specializzazione o di abilitazione”. Da gennaio 2012, con l’entrata in vigore dell’art. 15 della legge 183/2011, ogni amministrazione è tenuta ad accettare tali dichiarazioni e a svolgere d’ufficio i controlli. Per il personale scolastico la norma ha semplificato drasticamente il percorso dei procedimenti: la stessa istanza presentata tramite la piattaforma Istanze On Line per GPS o concorsi è già qualificata come dichiarazione sostitutiva, come richiamato ripetutamente dalle ordinanze ministeriali.
Nel quotidiano delle segreterie il ricorso all’autocertificazione dell’abilitazione è ormai prassi consolidata. Si utilizza
-Nel caricamento dei titoli di accesso e dei titoli ulteriori nelle domande GPS, dove il sistema considera “validi tutti i titoli dichiarati senza necessità di allegare certificazioni”, salvo casi particolari come titoli esteri o artistici
-Nelle domande di mobilità o di graduatoria interna d’istituto, dove i modelli allegati alle circolari riportano la clausola di cui all’art. 46 D.P.R. 445/2000 e l’avvertenza sulle sanzioni dell’art. 76
-Nei concorsi ordinari e straordinari, che espressamente richiedono la dichiarazione del possesso dell’abilitazione, la specifica classe di concorso, l’anno e la procedura con cui il titolo è stato ottenuto, lasciando l’amministrazione libera di verificare in fase successiva su banca dati universitarie o elenchi di abilitati.
I modelli diffusi dagli Uffici scolastici regionali o dalle scuole hanno una struttura comune: dati anagrafici, estremi dell’abilitazione (classe di concorso, percorso abilitante, sede universitaria, data e punteggio), eventuali titoli di sostegno o ulteriori abilitazioni, firma e documento di identità allegato se non si firma davanti al funzionario. La firma non va autenticata né è dovuta l’imposta di bollo, perché l’art. 38 del D.P.R. 445/2000 consente la trasmissione anche telematica con allegato documento di riconoscimento. La validità temporale coincide con quella del certificato sostituito: quando il titolo non scade, la dichiarazione resta valida finché non intervengano variazioni, benché molte scuole richiedano un rinnovo ogni sei mesi per esigenze di aggiornamento banche dati.
Il dirigente scolastico è tenuto a effettuare controlli a campione o mirati sulla veridicità di quanto dichiarato, avvalendosi delle banche‐dati universitarie, degli elenchi ufficiali degli abilitati o richiedendo conferma all’ateneo che ha rilasciato il titolo. Se emerge la non veridicità, scatta la decadenza dal beneficio (art. 75) e si applicano le sanzioni penali dell’art. 76 D.P.R. 445/2000, tra cui il reato di falsità ideologica ex art. 483 c.p., oltre all’esclusione dalle graduatorie per tutta la loro vigenza, prevista dalle ordinanze sulle GPS. La scuola è inoltre obbligata a segnalare il caso all’autorità giudiziaria; la Procura di Lecco ricorda che la mancata accettazione di una autocertificazione costituisce violazione dei doveri d’ufficio dell’impiegato pubblico. Per l’abilitazione conseguita all’estero l’aspirante può dichiarare il possesso del titolo, ma se il riconoscimento ministeriale non è ancora concluso l’iscrizione avviene “con riserva” e la P.A. verificherà in seguito.
Ugualmente, chi partecipa a percorsi abilitanti da 30 CFU ai sensi dell’art. 13 D.Lgs 59/2017 deve precisare la sessione e attendere la pubblicazione dell’elenco abilitati prima di poter sciogliere la riserva nell’autocertificazione, secondo le F.A.Q. aggiornate sul portale dedicato alle GPS.
Prima di firmare, conservare copia digitale del decreto universitario di abilitazione o del verbale di esame finale facilita eventuali verifiche. È utile riportare nella dichiarazione il riferimento normativo del proprio percorso e tenere a portata di mano il protocollo della propria istanza GPS per richiamarlo in caso di controllo incrociato. Inoltre, quando si aggiorna la graduatoria interna d’istituto, conviene indicare anche l’eventuale specializzazione sul sostegno o la seconda abilitazione, perché il sistema di punteggio interno premia in modo diverso le abilitazioni aggiuntive.
Modello Autocertificazione Abilitazione all’Insegnamento Word
Il fac simile autocertificazione abilitazione all’insegnamento Word può essere scaricato e modificato sul proprio computer in modo da adattarlo alle proprie esigenze.
Modulo Autocertificazione di Abilitazione all’Insegnamento PDF Editabile
Il modulo autocertificazione abilitazione all’insegnamento PDF editabile può essere compilato inserendo le informazioni che sono state indicate in precedenza.
Funzionario nella Pubblica Amministrazione. Ho creato questo sito per aiutare i cittadini che vogliono utilizzare uno strumento utile come l’autocertificazione nel modo giusto.