In questa pagina mettiamo a disposizione un modello autocertificazione di residenza Word e PDF editabile da scaricare e stampare.
Si tratta di un modello editabile che può essere utilizzato come esempio per scrivere l’autocertificazione di residenza in modo semplice e veloce.
Indice
Certificato Residenza
Il certificato di residenza è un documento che attesta la dimora abituale di un soggetto.
L’articolo 43 del Codice Civile afferma infatti che la residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale.
La residenza può quindi non coincidere con il domicilio, che corrisponde al luogo in cui una persona ha fissato la sede dei propri affari o interessi.
Il certificato di residenza può essere richiesto all’ufficio anagrafe del Comune di residenza portando
-Carta di identità valida.
-Marca da bollo di 16 euro, a cui vanno aggiunti diritti di segreteria pari a 0,52 euro.
L’impiegato fa quindi compilare un modulo in cui vanno riportati le informazioni presenti sul proprio documento di identità e rilascia il certificato.
In alternativa, è possibile richiedere il certificato di residenza tramite raccomandata, inviando la comunicazione all’ufficio anagrafe.
In questi casi il certificato viene poi spedito a casa del richiedente.
Oggi, risulta essere possibile fare anche la richiesta online, collegandosi al sito del proprio Comune.
Come Scrivere l’Autocertificazione di Residenza
Quando un cittadino ha la necessità di attestare la propria residenza, in molti casi può utilizzare un’autocertificazione.
Questo documento sostituisce il certificato di residenza che viene rilasciato dagli uffici dell’anagrafe del comune e ha validità per sei mesi, pari a quella del certificato di residenza.
L’autocertificazione di residenza può essere usata da
-Cittadini italiani
-Cittadini di Paesi che fanno parte dell’Unione Europea
-Cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno valido.
L’autocertificazione di residenza può essere utilizzata
-Nei rapporti con tutte le Amministrazioni Pubbliche, come scuole, uffici comunali, Prefettura e Camera di Commercio.
-Nei rapporti con i gestori di pubblici servizi, come Enel
Secondo quanto stabilito dalla legge, questi soggetti sono infatti obbligati a accettare l’autocertificazione di residenza. Possono poi, eventualmente, effettuare una verifica sui dati che sono stati dichiarati.
-Nei rapporti con le aziende private. Infatti, mentre prima le autocertificazioni risultavano possibili solo verso i privati che vi acconsentivano, come era previsto dall’art. 2 DPR n. 445/2000, adesso, dopo l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 76/2020, convertito con Legge n. 120/2020, allo stesso art. 2 è stata soppressa la condizione del consenso dei privati destinatari dei documenti, aprendo così ad un obbligo generalizzato di accettare le autocertificazioni..
Ricordiamo che presentando l’autocertificazione di residenza, il dichiarante si assume tutte le responsabilità di quanto dichiarato, dal punto di vista civile e penale, secondo quando previsto dall’art. 76 del DPR 445/2000.
Inoltre, se la Pubblica Amministrazione, in seguito a controllo, verifica che i dati contenuti nell’autocertificazione non sono veritieri, il dichiarante decade dai benefici eventualmente ottenuti sulla base della dichiarazione falsa.
A questo proposito, è importante ricordare che, secondo quanto previsto dall’art. 483 c.p., chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito fino a due anni di reclusione. Nel caso in cui la dichiarazione sia relativa a atti dello stato civile, la reclusione non può comunque essere inferiore ai tre mesi.
Il reato può però essere considerato tale solamente nel caso in cui il soggetto abbia commesso il fatto consapevolmente, cioè sapendo che quanto dichiarato nell’autocertificazione non corrisponde a verità.
Allo stesso modo, è importante sapere che un dipendente della Pubblica Amministrazione che non accetta l’autocertificazione che viene presentata commette una violazione dei doveri d’ufficio e può quindi essere sanzionato. A questo proposito, il cittadino che si è visto rifiutare l’autocertificazione di residenza deve richiedere con un documento scritto al pubblico ufficiale o al funzionario dell’ufficio pubblico i motivi del mancato accoglimento del documento e deve segnalare gli estremi della pratica al Comitato Provinciale della Pubblica Amministrazione presso la Prefettura del luogo in cui è stata rifiutata l’autocertificazione e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dip. Funzione Pubblica – Roma.
Allo stesso modo, è possibile scrivere l’autocertificazione di residenza storica, documento che attesta tutti i cambi di indirizzo, con relative date, effettuati da un soggetto all’interno di uno specifico territorio comunale. Mentre il certificato di residenza attesta l’attuale residenza del cittadino, lo storico si riferisce quindi ai cambiamenti di residenza che si sono verificati nel tempo.
Modulo Autocertificazione di Residenza Word e PDF
Il fac simile di autocertificazione di residenza presente in questa pagina è proposto in formato Word e PDF editabile.
L’esempio di autocertificazione di residenza in formato Doc può essere modificato in modo semplice e veloce utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato. Il modulo autocertificazione residenza PDF può invece essere aperto con un visualizzatore PDF e compilato inserendo i dati nei campi.
La struttura del modello di autocertificazione di residenza proposto è molto semplice.
Il documento deve essere compilato inserendo i dati personali nella prima parte, specificando quindi nome e cognome e data e luogo di nascita.
Nella seconda parte è invece necessario specificare la residenza, indicando la via e la città.
Il documento si conclude poi con la firma di chi effettua la dichiarazione. La firma non deve necessariamente avvenire alla presenza del funzionario pubblico che l’ha richiesta. Inoltre non è necessario applicare marche da bollo.
Dopo che è stata compilata, l’autocertificazione di residenza è pronta per la presentazione. Il documento può essere consegnato di persona allo sportello oppure spedita via posta ordinaria, fax, mail o PEC. Nel caso in cui non venga consegnato di persona, al documento bisogna allegare la copia di un documento di identità valido del dichiarante.
Funzionario nella Pubblica Amministrazione. Ho creato questo sito per aiutare i cittadini che vogliono utilizzare uno strumento utile come l’autocertificazione nel modo giusto.