In questa guida proponiamo un fac simile autocertificazione disponibilità al lavoro Word e PDF editabile e spieghiamo come utilizzare questo documento.
Indice
Autocertificazione Disponibilità al Lavoro
L’autocertificazione di disponibilità al lavoro, in gergo amministrativo DID, Dichiarazione di immediata disponibilità, è il canale con cui una persona priva d’impiego o in procinto di perderlo dichiara alla Pubblica Amministrazione di essere pronta a lavorare e a partecipare alle politiche attive. Da un lato essa rientra nella disciplina generale delle dichiarazioni sostitutive di certificazione prevista dagli articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, che consente ai cittadini di attestare sotto la propria responsabilità stati, fatti e qualità personali senza ricorrere a certificati; dall’altro costituisce l’atto fondativo dello stato di disoccupazione delineato dagli articoli 19-21 del d.lgs. 150/2015 , prerequisito per ricevere servizi dei Centri per l’impiego, indennità di disoccupazione (NASpI) e, dal 2024, le misure ADI e SFL. Tale intreccio fra semplificazione documentale e disciplina speciale del mercato del lavoro spiega perché la DID venga spesso definita un’autocertificazione qualificata, cioè un’autodichiarazione che produce effetti immediati molto più ampi della sola attestazione di stato di disoccupazione.
Inquadrata come dichiarazione sostitutiva, la DID ha la stessa efficacia probatoria di un certificato rilasciato dalla P.A.; il cittadino firma in carta semplice, senza autentica, assumendosi però la responsabilità penale in caso di mendacio (art. 76 D.P.R. 445/2000). Sul versante lavoristico il Jobs Act ha precisato che lo stato di disoccupazione decorre dal momento in cui la DID viene acquisita dal sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, salvo la successiva conferma in presenza presso il Centro per l’impiego competente. Dal 2023 la soppressione di ANPAL e il passaggio di funzioni al Ministero del Lavoro non hanno inciso sulla validità dell’atto: la piattaforma MyANPAL continua a raccogliere le dichiarazioni e le inoltra automaticamente agli sportelli regionali.
La dichiarazione può essere resa
-Da chi ha già perso l’occupazione
-Dal lavoratore cui è stato notificato il licenziamento, anche durante il periodo di preavviso
-Dal percettore di NASpI, dell’Assegno di Inclusione (ADI) o del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL)
-Da chi rientra dall’estero, purché non abbia impiego in Italia
-Dallo straniero titolare di permesso di soggiorno che intenda iscriversi al collocamento.
L’ordinamento ammette un’unica DID valida sull’intero territorio nazionale; se l’interessato si trasferisce, chiede il passaggio al nuovo Centro per l’impiego, senza ripresentare la dichiarazione.
Vediamo ora come si compila e si trasmette la dichiarazione.
La via principale è il canale telematico: ci si autentica con SPID, CIE o CNS su MyANPAL, si compila la scheda anagrafica, si spunta la dichiarazione di immediata disponibilità, quindi si scarica la ricevuta. In alternativa si può usare il portale regionale oppure ci si reca di persona allo sportello. La modulistica, nel caso in cui ci si presenti al Centro per l’impiego, riproduce uno schema comune nazionale: dati anagrafici, situazione reddituale, estremi dell’ultimo rapporto di lavoro, eventuale richiesta di trasferimento da altro CPI, sezioni dedicate al profiling qualitativo (titolo di studio, competenze linguistiche e digitali, patente, preferenze professionali). Il modulo contiene anche l’avvertenza sulle sanzioni ex art. 76 D.P.R. 445/2000 e richiama espressamente l’art. 19 d.lgs. 150/2015.
Il deposito della DID produce due effetti automatici
-Fa decorrere lo stato di disoccupazione, condizione necessaria non solo per la NASpI ma anche per accedere ai percorsi di orientamento, formazione e intermediazione previsti dal Jobs Act
-Obbliga il Centro per l’impiego a convocare il dichiarante entro trenta giorni per la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato, documento che individua il profilo di occupabilità e le azioni da intraprendere.
L’omessa presentazione alle chiamate o il rifiuto di collaborare alle politiche attive comportano la sospensione dello stato di disoccupazione e, per chi percepisce un sostegno al reddito, la perdita del beneficio (art. 21 d.lgs. 150/2015).
La disponibilità dichiarata deve essere mantenuta attuale. Il lavoratore è tenuto a comunicare entro cinque giorni:
-L’instaurazione di qualsiasi rapporto di lavoro, anche temporaneo
-L’avvio di un’attività autonoma
-L’iscrizione a un corso di studio a tempo pieno che lo renda indisponibile
Se il nuovo impiego dura più di sei mesi lo stato di disoccupazione cessa; se dura meno viene sospeso, e la DID torna efficace alla scadenza del contratto. L’omessa comunicazione espone a sanzioni amministrative, alla revoca dell’eventuale ammortizzatore e alla segnalazione all’Autorità giudiziaria per falsa dichiarazione.
Il d.lgs. 152/2023, intervenuto sul Testo unico immigrazione, subordina alcune quote di ingresso per lavoro subordinato al rilascio prioritario della DID: i lavoratori già presenti in Italia che si dichiarino disponibili ottengono la preferenza rispetto a nuovi ingressi extracomunitari, a condizione che autorizzino la trasmissione dei dati al Centro per l’impiego. La dichiarazione, in questo caso, va presentata entro otto giorni dall’ingresso o dal rilascio del permesso di soggiorno, pena la perdita della priorità.

Modello Autocertificazione di Disponibilità al Lavoro Word
Il fac simile autocertificazione disponibilità al lavoro Word può essere scaricato e modificato sul proprio computer in modo da adattarlo alle proprie esigenze.
Modulo Autocertificazione di Disponibilità al Lavoro Editabile
Il modulo autocertificazione disponibilità al lavoro PDF editabile può essere compilato inserendo le informazioni che sono state indicate in precedenza.

Funzionario nella Pubblica Amministrazione. Ho creato questo sito per aiutare i cittadini che vogliono utilizzare uno strumento utile come l’autocertificazione nel modo giusto.